L’elevata qualità di tale vino si nota sin dal Duecento, quando giungeva ogni anno alle tavole dei Vescovi di Pistoia come tributo.
L’estensione del territorio vitato nell’area di produzione del Chianti Montalbano è di circa 500 ettari, per un totale di 180 aziende e una produzione annua di 25.000 ettolitri.
L’uvaggio del Chianti Montalbano è quello tipico del Chianti: Sangiovese, Canaiolo, Trebbiano toscano e/o Malvasia del Chianti. Si abbina preferibilmente con secondi di carne e cacciagione, formaggi tipici e legumi. E’ di colore rubino vivo, variante al granato nell’invecchiamento; profumo intenso, gusto armonico, asciutto, sapido e leggermente tannico.
Gradazione minima: 11,5.
La zona di produzione comprende Capraia e Limite, Carmignano, Lamporecchio, Larciano, Monsummano Terme, Quarrata, Serravalle Pistoiese e Vinci
PRODOTTI TIPICI
Chianti Montalbano
Brigidini di Lamporecchio
Emblema di Lamporecchio, il brigidino è una piccola e fragrante cialda dorata che Artusi, nella sua opera dal titolo “La scienza in cucina e l’arte del mangiar bene” già nel 1891 defin’ “trastullo speciale”: Dolce povero, ma “di sostanza” è tanto famoso da essere citato nel vocabolario della Crusca.
Deve il suo nome, così narra la leggenda, alle “brigidine”, monache di un convento locale devote a Santa Brigida, santa svedese che nel XIV secolo, visitò più volte da instancabile pellegrina, la Toscana.
Si dice che suor Brigida, mentre stava preparando l’impasto delle ostie si confuse: Le sorelle, per non sprecare quel composto, pensarono di ingetilirlo aggiungendovi dei chicchi di anice, creando così l’ormai famoso “brigidino”
E il Brigidino ne ha fatta di strada! Prima trasportato con corbelli di vimini, poi da corbelli di zinco, che garantivano una maggiore conservabilità del prodotto, e ai tempi moderni in comodi sacchetti trasparenti o in eleganti confezioni in cartone, ha attraversato i confini dell’italia, grazie a fiere, sagre paesane e feste patronali.
Il ferro da cialde posto sopra il fornello ardente con fiamma di legna, caro ad Artusi, è stato più comodamente sostituito dalla “giostra”, unaparticolare macchina che ruota durante la cottura. Una tramoggia porta l’impasto su una piccola piastra rotonda riscaldata, una seconda pistra cala sulla prima, schiacciando e cuocendo l’impasto con il caratteristico disegno del fiore a cinque petali, poi le piastre si aprono e un braccio meccanico spinge via il brigidino, croccante e friabile al tempo stesso, dal tipico aroma di anice.
Olio extravergine di oliva IGP
L’olio d’oliva, famoso per le sue qualità organolettiche e l’alto valore nutrizionale, privilegiato dai tend alimentari degli ultimi anni, è qui un prodotto di alta qualità e naturalità, grazie a clima e terreno che lo rendono uno dei più pregiati d’italia. La produzione dell’olio extravergine IGP Toscano “Montalbano” avviene tramite un’attenta selezione delle olive – varietà Leccino, Moraiolo, Frantoio, Pendolino, Rossellino, Piangente – che vengono colte a mano, direttamente dalla pianta e frante “in loco”,entro 24 ore dalla raccolta, per mantenere la qualità del frutto a tutto vantaggio della bassa acidità dell’olio. Le olive sono raccolte nelle tradizionali reti arancioni e portate al frantoio per la spremitura meccanica, senza subire alcuna raffinazione chimica che ne possa alterare la genuinità: Il sapore è meglio apprezzato a crudo, direttamente sulla bruschetta o fettunta (fetta di pane toscano grigliato, insaporito con aglio, sale, pepe e olio extravergine di oliva).